lunedì 31 agosto 2015

               UN AMORE ESAGERATO 



Graciela Montes, autrice







Sembra un normale giorno di scuola, ma ad un certo punto entra la maestra per presentare alla classe la loro nuova compagnia, Teresita Yoon. appena entra Teresita li saluta nella sua lingua e cominciano a ridere tutti, tutti tranne Santiago, che s'innamora, subito, dal primo sguardo. Santiago vorrebbe alzarsi e prendere a botte il bullo, che comincia a prendere in giro Teresita, ma non può perchè Santiago è il piccoletto della scuola. Santiago e Teresita diventano subito grandi amici e capiscono tutti che c'è qualcos'altro oltre all'amicizia tra loro due. Arriva un giorno e Santiago decide di dichiarare a Teresita il suo grande amore e decide di fare un mazzo di fiori. Il mazzo di fiori è composto da tutti i tipi di fiori, rubati da tutte le parti, il mazzo è così grande che non riesce a tenerlo in mano e allora lo trasporta aiutandosi con uno skateboard. Santiago porta a Teresita il mazzo di fiori nel negozio dei suoi genitori, Teresita rimane a bocca aperta e a sua volta ricambia la dichiarazione. Le cose sono andate bene per circa un mese ma Teresita dice a Santiago che lei e i suoi genitori devono cambiare casa e la casa si trova in un posto molto lontano. Teresita è partita pochi giorni dopo e quando parte, Santiago piange come un pazzo, piange fino ad allagare il quartiere, piange in un modo esagerato. Quando parte Teresita, Santiago vuole fare una lettera da spedire a Teresita, ma non una normale lettera, una lettera esageratissima, una lettera così esagerata che il quartiere si divide in due parti, una parte dice che questo amore è troppo esagerato e non ha senso e l'altra invece aiuta Santiago. La lettera è così esagerata che oltre al foglio gigante ci mettono anche Santiago. La storia non ha un finale, ma ognuno se lo può immaginare.


Il libro non mi è piaciuto molto, l'ho letto perchè mi ispirava il titolo e lo aveva consigliato la ragazza che era venuta a fare una lettura a scuola. Dal titolo mi aspettavo un romanzo e una storia lunga e complicata tra due ragazzi che hanno circa sedici o diciassette anni, non una brevissima storia tra due bambini. Se facessi parte del quartiere sicuramente starei dalla parte che dice che questo amore è troppo esagerato e senza senso. Il libro è molto breve e semplice. Non ho trovato difficoltà a leggerlo e capirlo, però è un po' la solita storia che si sente da tutte le parti, la nuova ragazza a scuola, l'amore a prima vista... . Anche se a me non ha colpito molto forse a voi può piacere.



Nada Farahat

UN ANNO CON LE BALENE

 Alunno :  Luca  Zaletti             Classe : 3^ A


Titolo del libro :  UN  ANNO  CON  LE  BALENE                           
Editore : GIUNTI 
Prima edizione : 01.04.1996 
Genere : NARRATIVA ( E' UN DIARIO )


DESCRIZIONE 
Il libro non è stato scritto da un solo autore ma è una raccolta delle memorie dei diari di bordo di alcuni ragazzi Francesi , di circa 11 anni , che partono per una spedizione con delle barche a vela nell' Oceano Atlantico , sperando di trovare e di ascoltare le balene che cantano .


OPINIONE PERSONALE 
A me il libro è piaciuto abbastanza perchè è molto avventuriero quindi non mi sono stufato a leggerlo come mi capita spesso , quindi secondo il mio parere è un buon libro , di facile lettura , e per questo lo consiglio a chi nn ha molta voglia di leggere .  


IMMAGINE DI COPERTINA 
 
 
NAPOLEONE E L'APPRENDISTA MAGO

DATA DI PUBBLICAZIONE:2000

CASA EDITRICE:MONDADORI

AUTORE:FRANCESCO COSTA

TRAMA:
David, un orfano di 12 anni di Nizza, lascia la sua patria in cerca di fortuna così parte per l'Italia insieme a Napoleone, ai suoi soldati e con il tenente Vincent accompagnato dal suo fastidioso pappagallo. Quando raggiunge la Liguria il tenente Vincent affida un incarico a David, quello di procurare da mangiare per i soldati, mentre cerca del cibo incontra una famiglia di artisti veneziani
composta da Cesare Scarpa, il padre, Lia, la figlia minore e Diana, la figlia maggiore. Cesare Scarpa
e Lia hanno il potere di ipnotizzare le persone e gli animali, mentre Diana ha preso la bellezza di sua madre. Successivamente viene accolto dalla famiglia veneziana e con loro si recherà a Lodi ma dopo si dovranno spostare a Milano a causa della sanguinosa battaglia tra l'esercito francese di Napoleone e quello austriaco. Ma quando l'esercito francese arriva a Milano tutta la città è in festa.
Allora David e la famiglia veneziana colgono l'occasione di fare uno spettacolo teatrale, ed è qui che David scopre che gli piace fare l'attore. Però l'esercito di Napoleone prese da Milano i suoi quadri più belli. Dopo lo spettacolo David e la famiglia veneziana si dirigono a Verona dove però perdono la figlia maggiore Diana che si era diretta a Bologna per raggiungere Napoleone dato che lei ne era follemente innamorata. Così persa Diana Cesare Scarpa, David e Lia vanno a Venezia dove scoprono che era stata ceduta da Napoleone agli austriaci per tenersi in cambio la Lombardia.
Ma non tutti i cittadini erano arrabbiati infatti c'erano anche quelli che festeggiavano e alla sera venne organizzata una festa al teatro La Fenice di Venezia. David, Lia e Cesare Scarpa vanno alla festa e appena entrati David si accorge che c'era la presenza del tenente nonché suo amico Vincent così i due si abbracciano e chiacchierano allegramente. Ma all'interno della conversazione si aggiunge Cesare Scarpa che ipnotizza e ordina al tenente Vincent di gettarsi dalla Basilica di San Marco. Così il tenente Vincent si allontana senza che nessuno se ne accorga. Un attimo dopo si avvicina a Cesare Scarpa una ragazza, e David non ci mette molto a capire che quella era Diana. Diana chiede scusa al padre per essere scappata a Bologna e gli annuncia che si dovrà sposare a momenti con il tenente Vincent. Subito dopo Cesare Scarpa, diviene bianco e si mette le mani nei capelli, e racconta a Diana e a David quello che lui aveva fatto al tenente Vincent. Allora David si mise a correre velocemente a zig-zag tra la folla e raggiunta la Basilica di San Marco sale in cima e
dà una una zuccata sulla pancia al tenente buttandolo in acqua e facendoli recuperare il lume della ragione. Arrivato a riva il tenente Vincent gli propone di unirsi a lui e a Diana dopo il matrimonio così potrà diventare il suo figlio adottivo ma David rifiuta e preferisce stare con Cesare Scarpa e Lia
per diventare un attore.

COMMENTO:
Questo libro mi è piaciuto perché il protagonista ha quasi la mia età e nonostante sia ancora giovane corre il rischio di andare in Italia dove ci sono vari eserciti in rivolta. La parte che mi ha sorpreso di più è stata quella in cui i soldati francesi rubano dalle città d'arte i quadri più belli nonostante Napoleone aveva promesso che avrebbe portato la libertà, l'uguaglianza e la fratellanza.
La parte che mi è piaciuta di più in assoluto è stata quella dove David sceglie di stare con Cesare Scarpa e Lia anziché andare con Lia e il tenente Vincent per realizzare il suo sogno. Inoltre questo libro (come tutti gli altri) ha un insegnamento : “La famiglia è il posto dove ti senti di più a tuo agio”.

Corrado

LE VALIGIE DI AUSCHWITZ



Scrittrice:Daniela Palumbo
Pubblicazione:Gennaio 2011(Battello a vapore)
Queste sono storie realmente accadute di alcuni bambini vissuti in un'Europa razzista,provarono sulla loro pelle l'orrore della deportazione.Nella stanza n*4 del blocco 5 c'è un vetro che separa la gente da centinaia di valigie ammassate l'una sull'altra,sopra tutte le valigie ci sono scritti un nome,un cognome è un indirizzo.Ci sono valigie grandi e piccole,di larghe e di strette,di pelle e di cartone;ma la dimensione non racconta la speranza che conteneva.
Carlo(Italia):Carlo era un bambino di 9 anni con una grande passione per i treni.Suo padre (che prima di essere licenziato perché ebreo) lavorava in stazione lo portava sempre con lui al lavoro,per il bambino era come una magia vedere arrivare un treno maestoso che fischiava e sbuffava,Carlo ritirava i biglietti usati e li conservava come tesori in un piccolo cassetto della scrivania.Ma le cose peggioravano e al bambino i suoi genitori sembravano sempre più strani così decise di usare i treni come nascondiglio,lì conobbe un ragazzo che,come lui,era scappato dalla famiglia.Una notte un vecchio amico di suo papà lo trovò e lo riportò a casa.I giorni passavano e i controlli delle SS erano sempre più frequenti fino a quando un soldato tedesco ordinó alla famiglia di preparare le valigie,Carlo corse a prendere una manciata di biglietti dal cassetto e li portò con se.Le SS chiusero la porta e ritirarono le chiavi sapendo che non sarebbero più servite.
Hannah&Jacob(Germania):Hannah era una bambina tedesca che aveva un fratellino più piccolo di nome Jacob,Jacob era un bambino "Speciale" che la società razzista non tollerava.Siccome Jacob era "Speciale" (così alla mamma piaceva chiamarlo) venne tolto dalla famiglia e venne portato in un clinica pediatrica,ogni giorno i genitori e Hannah andavano a chiedere notizie e a cercare di vederlo ma non li lasciavano entrare finché non comunicarono ai parenti che il piccolo Jacob era morto di polmonite.Da quel momento la ragazza non parlava più,non sorrideva,era annoiata perché non poteva andare più a scuola...solo alla sera contava le stelle,venti a venti,come faceva il fratello e segnava tutti i numeri su un quaderno.Una sera mite,dove le stelle si vedevano molto bene,mentre Hannah contava come ogni sera alla porta bussò qualcuno.Il padre della bambina andò da lei e le disse di preparare le valigia:sarebbero andati in un posto pieno di stelle,così mise il suo quaderno al sicuro tra gli oggetti e la famiglia si avviò fuori di casa.
Èmeline(Francia):Èmeline abitava a Parigi con i genitori,in un appartamento dalle persiane blu "come il mare" erano le uniche di colore diverso dalle altre,le persiane erano blu perché i genitori della bambina si erano innamorati così:davanti alle mani di vernice fresca blu di Pierre.Brigitte era un artista e il mare non mancava mai nei suoi quadri,ma raramente era azzurro,lo faceva di altri colori perché era una metafora,erano quadri con significati simbolici.Il bambino che abitava vicino ad Èmeline si chiamava Renè e aveva 2 anni in più di lei,dicevano che erano fidanzati e che un giorno si sarebbero sposati.Di solito Èmeline e Renè giocavano in cortile oppure Amandine li portava al parco,ma le cosa cambiarono in fretta quando al parco comparve un cartello che diceva "ai bambini ebrei è vietato entrare al parco";quando tornarono a casa Brigitte si arrabbiò tantissimo e portò Èmeline al parco ignorando il pericolo ma in quel momento arrivò Pierre che la fece calmare.Quella sera a casa la bimba si accorse di avere perso il suo portafortuna e quindi tornò al parco per cercarlo ma incontrò Jaques,un signore che viveva al parco.Stette con Jaques per molti giorni fino a quando l'amministratore del condominio Fabien prese Èmeline e insieme partirono per la Gran Bretagna per andare da sua nonna.Brigitte e Pierre erano al campo di Drancy quando ricevettero una lettera da Fabien che diceva:"tutto ciò che sembrava perduto è stato sistemato" i genitori capirono tutto e si rasserenarono.Il giorno dopo partirono per Auschwitz e quando gli dissero di scrivere il nome sulla valigia loro scrissero "ti vogliamo bene,Èmeline.Mamma e Papà"
Dawid(Polonia):Dawid stretto nel suo nascondiglio non emetteva nessun suono e impugnava saldamente il violino regalatogli dal padre.i tedeschi entrarono in casa sua,si sentirono degli spari e poi sentì urlare il suo nome,più e più volte ma non c'era più tempo per cercarlo e i nazisti andarono probabilmente in un altra casa a fare il loro lavoro.Dawid non si muoveva,poi si decise e salì al piano superiore...vide tutte la sua famiglia stesa in terra ma non riusciva a piangere.Poco dopo entrò un bambino,si chiamava Piotr e non appena vide i 3 cadaveri si mise a piangere ma prontamente Dawid saltò in piedi e gli tappò la bocca.Dovevano riuscire ad uscire dal ghetto.Passarono tra un corteo di musicisti e si confonderemo con loro poi presero un altra strada ed andarono dalla moglie di un amico del papà di Dawid,lei li sfamò e li vestì con cura.Andarono,successivamente,in un parco dove facevano esibizioni per guadagnarsi da vivere ma in una di queste esibizioni Piotr svenì e Tereza (la vecchia babysitter di Dawid) che era lì dietro li assistì prontamente.Tereza si prese cura di loro finché la vicina Zofia,che era sempre in casa della ragazza a spiare,scoprì che Dawid e Piotr erano ebrei.In meno che non si dica le SS erano a casa di Tereza.Dawid uscì di casa con Piotr e Tereza con il suo violino sulle spalle.
Questo libro mi è piaciuto molto perché sono storie di bambini che non hanno quasi mai perso la speranza è che hanno sempre difeso la religione.Secondo me la Shoah non doveva succedere e spero non succeda mai più perchè sono morte milioni di persone
Francesca






























IL CAVALIERE INESISTENTE
Italo Calvino
I protagonisti sono Agilulfo ( il cavaliere inesistente ) e il giovane Rambaldo che vuole vendicare la morte di suo padre causata dall ' Argalif Isoarre. Quando ha inizio la battaglia, Rambaldo cerca di scontrarsi con l ' Argalif Isoarre, il quale muore perché fu privato dei suoi occhiali da vista. In seguito,  Rambaldo cade in un'imboscata,  ma viene salvato da un soldato di cui non conosce niente, spinto dalla curiosità Rambaldo vuole conoscere il suo  salvatore e lo insegue, scopri che il suo cavliere misterioso era una donna di nome Bradamante,  di cui si innamora, ma Bradamante non prova lo stesso sentimento per Rambaldo perché il suo uomo ideale è uno come Agilulfo. L'esercito franco durante uno spostamento si imbatte in un povero contadino di nome Guru,  che verrà assegnato come scudiero di Agilulfo.  Durante un banchetto il giovane Torrismondo rileva dei fatti inaspettati del cavaliere Agilulfo,  cioè che la donna che aveva salvato da due briganti era sua madre, e quindi non era vergine, e quindi l' assegnazione del titolo di aver salvato una vergine da due briganti viene ritirata ad Agilulfo. Agilulfo allora decide di partire per prendere la donna, lui viene seguito da Bradamante la quale viene seguita da Rambaldo. Nella stessa sera anche Torrismondo parte per ritrovare suo padre,  ovvero uno dei Cavalieri del sacro ordine dei Cavalieri del graal ma perde le sue le sue ultime speranza quando loro si rivelano come una setta mistica . Dopo varie avventure, Agilulfo trova la donna che cercava, si chiama Sofronia,  e la riportano nei pressi del campo di battaglia dei Franchi per dimostrare all'imperatore che la ragazza è tuttora vergine.  Anche Torrismondo giunge nei pressi della caverna dove si era nascosta la sua presunta madre e scoppia la passione amorosa tra i due. Alla fine si scopre che non è figlo di Sofronia, ma sono fratellastri perché lui e il figlio della regina di Scozia e del sacro ordine, mentre Sofronia e fila del re di Scozia e di una contadina. Anche Agilulfo a tutto il diritto di essere cavaliere,  purtroppo ancor prima che lui possa sapere la verità si è giàtolto la vita, lascia la sua armatura  Rambaldo. 
Questa storia e narrata da suor Teodora che solo alla fine confessa di essere Bradamante. 

domenica 30 agosto 2015

IL DOTTOR OSS

Quiquendone, anonima e sconosciuta città fiamminga, dove la calma e la flemma ne facevano padrona e gli abitanti convivevano pacificamente, un giorno, il borgomastro Van Tricasse, (nonché il sindaco della città) e il consigliere Niklausse, si riunirono per discutere delle problematiche della città. Durante la discussione parlarono di vari problemi legati alla: sicurezza; (torre che minacciava di cadere), alla politica; (abolizione del tribunale) e all'illuminazione (progetto sostenuto a spese del dottor Oss e del suo assistente Igeno, che volevano sperimentare una completa illuminazione della città). I due, dopo ore e ore di ragionamenti e pensieri, decisero di far visitare il dottor Oss siccome, verso la fine del  loro dialogo furono interrotti dal commissario Passauf che rivela loro una notizia sconvolgente: a casa dell dottor Oss, durante una riunione che parlava di politica ci fu un duello tra l'avvocato Schut e il medico Custos. Van Tricasse e il consigliere, con la loro classica flemma, andarono a casa del dottor Oss per maggiori informazioni. Arrivati dal dottor Oss esso fornisce ai due cari amici (Van Tricasse e Niklausse)  maggiori dettagli sul duello tra l'avvocato e il medico. Per quanto riguarda l'illuminazione sono state costruite solo le "bocche" che porteranno l'ossigeno per le strade e gli edifici, il quale  mischiato all'idrogeno produrrà una fiamma che fungerà come una candela potenziata e infinita. La popolazione di Quiquendone era amante delle opere teatrali, infatti, il teatro cittadino era sempre pieno nei giorni dell'opera. L'opera in questione solitamente veniva rappresentata in 4/5 ore; quest'oggi in soli 15 minuti. La causa di questa velocità  e sovreccitazione richiama l' episodio dell' avvocato Schut e del medico Custos. Non solo gli attori erano "agitati" ma anche il pubblico era in delirio, ma, una volta finita l'opera, usciti dal teatro, tutto tornò normale. Nei giorni seguenti questa sovreccitazione si diffuse per le strade e ne furono contagiati fiori, piante, frutti ecc. I fiori divennero enormi, ma la loro maestosità durava per pochi giorni perché, per un'inspiegabile motivo essi appassivano subito. Questa eccitazione aveva coinvolto ormai tutti. Gli animi infuocati di  questi poveri fiamminghi scatenarono in loro sete di vendetta contro la città di Virgamen che, secoli fa aveva commesso nei loro confronti un grave disonore. Dopo aspre discussioni tra Van Tricasse Niklausse e il popolo si decise di dichiarare guerra.  Il borgomastro e il consigliere decisero (con un aspro dialogo) di andare sulla torre più alta della città dove si poteva studiare una strategia d'attacco. All' inizio della rampa di scale i due si stuzzicarono a vicenda ma, poco a poco che salivano (oltre gli 80 metri da terra le loro anime si calmarono e ritornarono flemmatici come un tempo. una volta arrivati in cima i due stimati amici si scordarono il motivo per il quale erano saliti su questa torre. Finita la loro visita al panorama mozzafiato che si godeva da lassù decisero di scendere. arrivati a 80 metri da terra i due amici ricominciarono a stuzzicarsi fino alla fine della discesa. Intanto, allo studio del dottor Oss egli esulta, per lo splendido successo del suo esperimento, ma Igeno con voce insicura cercò di dire al dottore che era giunta l'ora di chiudere i rubinetti ma Oss per farlo tacere gli diede un pugno sui denti in segno di disapprovazione. In seguito il popolo di Quiquendone si radunò in piazza per marciare contro Virgamen. Appena oltrepassate le mura della città si senti un forte scoppio (prese fuoco lo studio del dottor Oss), il popolo cadde a terra e una volta rialzati gli animi si calmarono...

Questo libro mi è non mi è piaciuto perché usava termini difficili. La trama del libro è abbastanza semplice e si capiva da quasi subito il finale del libro. mi è piaciuta la parte in cui l'esercito cade a terra perché è stata la "conferma" dei miei sospetti. Non mi è piaciuta la parte dei figli di Niklausse e van Tricasse infatti l' ho trovata come parte secondaria e inutile per cui non l' ho inserita nel riassunto. Ottimo libro per chi ha una larga conoscenza di termini "strani".

mercoledì 26 agosto 2015

        Lo strano caso del dr Jekyll e di mr Hyde        
Il signor Jekyll, il signor Layon e l'avvocato Utterson erano tre amici si conoscevano da molto tempo. La loro amicizia era solida e sincera fino a quando uno ha iniziato a comportarsi in modo strano. Tutto è iniziato quando il signor Utterson e il signor Enfield  suo cugino  stavano passeggiando  loro videro un comportamento  di un signore che scontrandosi con una bambina fece finta di niente e la lasciò a terra urlante. Questo signore non si era mai visto in quella zona  perciò i due iniziarono assieme alla famiglia della bimba le ricerche di questo misterioso individuo. Quando Utterson stava tornando a casa raccontò a i suoi amici tutto con grande stupore notò che Jekyll era totalmente indifferente alla faccenda, anzi del tutto tranquillo. Quasi un anno dopo non si sentì più parlare di quel misterioso individuo, una sera si venne a sapere dell'omicidio del signor Danvers Carew da parte di un uomo piccolo e il suo aspetto deforme: il signor Hyde, tempo dopo Jekyll
vide a suoi amici discutere su cosa fare di una lettera  che. Alla fine se ne occupò Utterson prima di prendere qualsiasi decisione penso a far controllare da un grafologo da sua coscienza. Questa persona conosceva anche Jekyll e dopo un'attenta  osservazione del reperto lo volle confrontare con un biglietto scritto dallo scienziato: la sua  risposta fu sconcertante la lettera e il biglietto erano scritti  della stesa mano  solo cambiava l'inclinazione della scrittura. Dopo poche settimane il dottor Lanyon morì il rapporto tra Utterson e Jekyll erano ormai troncati. Quando Utterson una sera decise di andare a visitare a Jekyll dopo di che Poole  il maggiordomo gli dice di non lasciar passare nessuno. Nella chiacchierata tra Poole e l'avvocato vennero  messi in evidenzia tante preoccupazione e i dubbi sullo stato di salute di Jekyll. Alla fine delle varie considerazioni i due decisero di intervenire, cosi andarono a spiare dalla finestra del Gabinetto d'Anatomia  del dottore e dentro in mezzo al pavimento c'era il corpo senza vita di Hyde nella stessa stanza Utterson trovo una lettera firmata dal dottore Jekyll in cui veniva spiegata tutta la storia: Da tempo io stavo lavorando in uno sperimento che aveva come scopo riuscire a dividere le due parti del carattere dell'uomo (Bene, Male) prendendo me stesso come cavia. Dopo tantissimi tentativi falliti, riuscì ad ottenere la formula giusta  da questa formula ho ottenuto la pozione e la usai  su me stesso provavo una sensazione strana e piacevole mi sentivo malvagio e devo confessare che tale sensazione mi dava gioia. Ho riflettuto lungo e credo d'aver trovato una spiegazione a tutto ciò: per tutta la vita mi ero sforzato di tenere controllo la parte cattiva di me quindi era meno sviluppata e meno forte, per questo la statura di Hyde era più bassa. Notai subito che nel suo aspetto si percepiva qualcosa di deforme in seguito mi accorsi che chiunque incontrasse Hyde provava un'immediata sensazione di odio nei suoi confronti.
Ora possedevo due caratteri e due volti in qualunque momento potevo decidere  se essere il perfido Edward Hyde oppure il solito dottor Jekyll e decisi di non rinunciare a questa libertà .Acquistai ed arredai per Hyde la casa di Soho nello stesso tempo avvisai ai miei domestici che un certo dottor Hyde avrebbe  avuto totale libertà di andare e venire dal Gabinetto d'Anatomia inoltri per meglio abituarli mi fece vedere ogni tanto a casa mia con l'aspetto di Hyde .Infine scrissi quel testamento che i miei amici lo disapprovavano .Ben presto Hyde comincio a commettere delitti orrendi  non intendo raccontarti tutti i crimini , ma voglio che tu sappia le tappe fondamentale della mia rovina .Una notte mi addormentai nel mio letto  quando  mi  svegliai  provai una strana sensazione tutto mi sembrava estraneo  non riuscivo a capire cosa mi stia succedendo finché non vide la mia mano , era tutta ossa oscura e coperta di peli bruni era la mano di Hyde e mi chiese se mi ero addormentato come Jekyll senza aver bevuto nessuna droga mi ero risvegliato come Hyde  come era stato possibile ? mi vesti e di corsa raggiunse il mio studio dove preparai la droga che nel giro di dieci minuti me restituì l'identità di Jekyll  ,la parte malvagia di me era più forte e cominciai a temere .Mi resi conto che dovevo scegliere una volta per tutte tra Jekyll o Hyde ,sulla parte migliore di me scelsi Jekyll .Alla fine una sera cedetti :tornai al mio studio ,preparai la droga e mi trasformai nuovamente in Hyde  e fu proprio quella sera dove incontrai per strada il povero sir Carew al'inizio lui mi parlava cortesemente fin che all'improvviso presi a colpirlo con crudeltà  ,provai un grande piacere al massacrare il corpo e quando abbandonai avevo paure che qualcuno mi vedesse  dopo fuggi .La mattina seguente lessi tutti i giornali che un certo Hyde era l'assesino  mi senti più tranquillo  .Da quel momento ero costretto a essere Jekyll decisi di quel istante farmi perdonare tutti i miei peccati commessi con l'identità di Hyde , ma il ricordo della sua vita dei peccati continuavano a tormentarmi .In una bella giornata di gennaio mentre stavo seduto su una panchina improvvisamente  mi prese una nausea terribile cominciai a tremare , ero tornato ad essere Hyde  mi servivano gli ingredienti come potevano precurarmeli    pensai subito a una terza persona e subito  pensai al nostro amico Lanyon  quella notte mi trasformai davanti a i suoi occhi da Jekyll a Hyde  . L'orrore del mio amico mi turbo ed per quello che é morto . La grande tensione in cui vivevo e la veglia cui mi costringevo mi distrussero .Ero stanco , consumato dalla febbre  .Mi manca il tempo e mi  sembra inutile di proseguire il mio racconto  .Posso solo dire che nessuno ha mai sofferto i tormenti dell'animo che ho provato io  . E tale castigo avrebbe potuto continuare per sempre e dicessi di finire con questo  .La mia vera morte avviene ora sto per firmare questa mia confessione e posare per sempre la penna e , cosi metto fine alla vita dell'infelice Henrry Jekyll.




Questo libro mi e piaciuto perché é un romanzo a meta strada fra il fantastico, giallo e il racconto del mistero e  del terrore provate a leggerlo.

lunedì 17 agosto 2015

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE


Il bambino col pigiama a righe è ambientato nel 1940 ad “auscit”. È questo il nome che dà Bruno perchè non riesce a pronunciare il nome del posto in cui si sono trasferiti per il lavoro del padre. Bruno è un bambino di nove anni, molto vivace, curioso, allegro ma da quando si sono trasferiti ad Auschwitz non lo è più tanto, perchè ha dovuto lasciare tutti i suoi amici a Berlino nella vecchia casa. La casa ad Auschwitz  è completamente diversa dalla casa in cui Bruno abitava inizialmente: infatti questa è molto più piccola, e dalla sua finestra non vede più strade e bancarelle, ma soltanto una grande rete che contiene delle persone, che portano tutte lo stesso pigiama a righe e un berretto di tela in testa. Bruno adorava la casa di Berlino, perché era grande ed ogni giorno aveva sempre qualcosa di nuovo da esplorare, ma lì ad Auschwitz non c'era nulla da esplorare. La sua curiosità lo spinge a fare nuove esplorazioni fuori dalla casa. Si avvicinò alla rete e oltre trovò un nuovo amico: Shmuel, un bambino, molto diverso da lui perchè magro, pallido e triste, indossa sempre un pigiama a righe bianche e blu. Bruno pensa che la vita dall'altra parte della rete sia molto bella, perchè vedendo molte persone e bambini ci si possa divertire di più che stando tutto il tempo a casa con la famiglia e soprattutto con sua sorella maggiore Gretel, che per lui è "un caso a parte". Durante l’anno diventano grandi amici, perchè Bruno ogni giorno andava a trovarlo e si mettevano sempre nello stesso punto e alla stessa ora a parlare. Un giorno la madre si mise a parlare con il padre, che forse sarebbe stato meglio per lei Gretel e Bruno di ritornare a Berlino, perchè quel posto non era adatto ai bambini, quindi Bruno sorpreso dalla notizia decise di fare un'ultima esplorazione dall'altra parte della rete con Shmuel, ma c'era solo un problema: che se sarebbe andato dall'altra parte con quei vestiti l'avrebbero riconosciuto, infatti Shmuel riuscì a procurare in una vecchia baracca il pigiama e il berretto per Bruno. Lo indossò lasciando in un angolo i suoi vestiti, passò sotto la rete, non ritornò più a casa; non si seppe che fine abbia fatto.

Secondo me questo è stato un libro veramente bello perchè ha raccontato di quello che è successo nel 1940 visto con gli occhi di un bambino, non sarebbe dovuto succedere e non dovrebbe succedere un'altra volta, perchè questa è stata una botta violenta contro gli ebrei e non si dovrebbe essere razzisti,  siamo tutti uguali cambia solo il colore della pelle che può essere solo un pò più scura a seconda del luogo da cui si proviene; questa non è una giustificazione per ammazzare così tanta gente. Quello che è successo deve essere di insegnamento per tutti noi.

Noemi 






martedì 4 agosto 2015

Intervista alla dirigente della nostra scuola: la preside Paola Orini.

-  Da quanto tempo è preside in questa scuola?
Dal 30 giugno, non ancora un anno.
-  Che titolo di studio ha?
Sono diplomata al Liceo Classico Racchetti e laureata in lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano.
-  Prima di diventare la preside, dove insegnava e cosa insegnava?
Ho insegnato per parecchi anni in una scuola media di Soncino (Giovanni XXIII), ho insegnato al Liceo Racchetti sia nella sezione classica sia in quella linguistica.
-  Ha svolto altre mansioni al di fuori dell’ambiente scolastico?
Si, sono stata assessore provinciale alla cultura e all'istruzione e una seconda volta assessore alla cultura, all'istruzione e al lavoro, sono stata anche presidente della fondazione San Domenico e quindi del teatro di Crema.
-  Come valuta queste esperienze?
Dunque, mi è piaciuto tantissimo l'insegnamento (che mi manca molto perchè mi piaceva insegnare ai miei alunni che, in genere, erano  molto studiosi e alcune ragazze, mie ex alunne sono venute qui per fare una piccola lezione in inglese alle 3° medie; è destino che alcune mie ex alunne siano qui ad insegnare); tornando alle mie esperienze è stata molto originale per me quella nel teatro perchè ne ha comportato la gestione completa (economia, programmazione...) e grazie ad esse conosciuto volti molto noti (ho scoperto che gli attori, anche i più famosi, hanno paura prima che inizi lo spettacolo, un po’ come voi prima delle verifiche o interrogazioni); è stata, però, interessante anche l'esperienza come assessore perchè ho avuto a che fare con le scuole da un altro punto di vista.
-  Se lo aspettava quando era una studentessa di diventare preside di una scuola?
Sinceramente no, forse mi aspettavo di più di diventare insegnante, ma non preside; anche fino a qualche mese fa non me lo aspettavo perchè mi piaceva a tal punto insegnare che non mi sarei mai immaginata di lasciare l'insegnamento, però, ora mi piace tantissimo essere preside di questa scuola.
-  Perché ha scelto di diventare professoressa?
Perchè, fin dalle medie, mi sono sempre piaciute le materie umanistiche (latino, italiano...); dopo la laurea in lettere mi hanno subito chiamato per una supplenza a Capralba (in una 2° media) e mi è piaciuto così tanto che ho compreso che quella sarebbe stata la mia strada (sembra impossibile, ma ricordo ancora i nomi e i cognomi di quei ragazzi).
-  Quali sono i compiti più importanti che lei svolge, secondo il suo parere?
Il dirigente si deve occupare di tutto, anche se non sempre materialmente; il dirigente deve dare unitorietà alla scuola e deve occuparsi del punto di vista burocratico.
-  Cosa cambierebbe e/o migliorerebbe in questa scuola?
Più che in questa scuola, io, cambierei qualcosa nella scuola in generale cioè toglierei un po' di burocrazia: carte, firme, documenti ecc.. 'Perderei' meno tempo per questa parte burocratica ed avrei più tempo per la parte didattica.
-  Qual è stato il periodo più difficoltoso nella sua carriera scolastica?
Il periodo che ricordo come più complesso, anche se positivo, è stato quello alle medie perché il passaggio dalle elementari è molto difficoltoso.
-  Preferisce essere preside o professoressa?
Mi piace essere preside perché ho una visione complessiva di tutta la scuola e ci sono anche grandi soddisfazioni quando un progetto viene portato a termine (ad esempio tra poco si presenterà il progetto del consiglio comunale di questa scuola). A dire la verità però mi manca molto l'insegnamento e mi auguro che l'anno prossimo avrò più possibilità di avere più contatto con le classi.
-   Tornando indietro rifarebbe tutto allo stesso modo? Perché?
Tornando indietro forse non rifarei proprio tutto allo stesso modo, ma credo che sicuramente la scelta della collaborazione con la scuola la rifarei.

Alcune domande più personali
-  Vorremmo inserire nella rubrica dei compleanni del nostro giornalino il giorno e il mese in cui è nata.
Io sono nata il 1 Novembre, il giorno dei Santi.
-   Ha qualche hobby?
Il tennis, mi piace molto camminare e leggere, non posso dormire senza aver letto almeno qualche pagina. Oltre a leggere però mi piace molto anche il cinema è il teatro. Sono anche autrice di alcuni testi per i ragazzi delle medie come 'Cronache dall'Olimpo' e 'L'avventuroso mondo degli Eroi'. Adoro animali e in particolare i cani.
-         Ascolta la musica? Preferisce qualche genere di musica? Ha qualche cantante o qualche compositore preferito?
Ascolto musica classica e cantautori del passato come Dalla, De Andrè e Vecchioni.
-         Nonostante i suoi impegni trova del tempo libero per la lettura?
Si, come ho detto prima amo leggere, per me è come respirare.
-         C’è un genere letterario che preferisce?
Si, amo i romanzi storici, amo anche libri che trattano le problematiche, amo però anche thriller e fantasy.
-         Ha un libro preferito?
Adoro i Promessi Sposi di Manzoni ma anche la Divina Commedia di Dante Alighieri.
-         C’è uno sport in particolare che la appassiona?
Amo tennis e lo praticavo, devo dire che non sono un’appassionata di calcio ma ho un squadra del cuore cioè la Juventus.


Grazie per la sua disponibilità.